‘L’unico superstite’ al Cinema Filo
In un angolo delle Alpi Giulie, all’insaputa di molti, sopravvive l’ultimo ghiacciaio del Friuli Venezia Giulia: un ghiacciaio speciale, un ghiacciaio diverso, un ghiacciaio che non vuole scomparire. Pur essendo il più basso di tutto l’arco alpino Italiano il ghiacciaio del Montasio, a differenza di quasi tutti gli altri, da vent’anni non si ritira, deciso a resistere al disastro gridando silenziosamente speranza. È possibile, quindi, affermare che ci sia ancora la possibilità di cambiare le cose? Da questa domanda nasce L’unico superstite, un docufilm che racconta la storia del ghiacciaio del Montasio e la sua relazione con la crisi globale. I tarvisiani Stefano Floreanini, Giuseppe Tringali e Mario Veluscek hanno deciso di amplificare la voce di questo vecchio saggio di ghiaccio e raccontarne la resilienza con una storia che, intrecciandosi con le parole degli esperti, spinge lo spettatore ad un’analisi introspettiva e ad una riflessione sull’indissolubile legame tra uomo e natura, un legame fatto di fragili equilibri oggi più che mai scossi dall’ego umano.
L’appuntamento fa parte del ciclo Camminare su un filo di seta e rappresenta un’occasione preziosa per la città di Cremona per crescere in consapevolezza e responsabilità verso le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. La rassegna è realizzata nell’ambito della ‘Trama dei Diritti’ lo spazio culturale promosso da CSV Lombardia Sud aperto a tutte le organizzazioni impegnate nella costruzione della cultura dei diritti. La proiezione del documentario si terrà il 6 ottobre 2025 alle ore 20.45 al Cinema Teatro Filo.
Il Trento Film Festival e il film
Questo documentario è stato presentato all’ultima edizione del Trento Film Festival, il più antico festival di cinema di montagna e avventura: il Trento Film Festival è infatti il più longevo al mondo nel suo genere, fondato nel 1952. Questo lo rende una vera e propria istituzione a livello internazionale, un punto di riferimento per la cinematografia che si occupa di montagna, esplorazione e avventura. Possiamo quindi affermare che questo film non è un’opera qualunque, ma un’opera che ha ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale, essendo stata presentata e apprezzata al Trento Film Festival, il più antico e autorevole festival al mondo dedicato al cinema di montagna. La sua selezione non è un caso, poiché il Trento Film Festival non si limita a celebrare l’avventura, ma si pone come una piattaforma cruciale per riflettere sul complesso e delicato rapporto tra l’essere umano e l’ambiente. La sua programmazione, infatti, è da sempre attenta a temi come la sostenibilità, il cambiamento climatico e la protezione dei nostri paesaggi naturali. Proiettare questo film oggi, in un contesto come il nostro, assume quindi un significato ancora più profondo, invitandoci a guardare in modo diverso il nostro interagire con il mondo naturale, a riflettere sulle nostre scelte e sulle loro conseguenze.
I registi
tefano Floreanini, Giuseppe Tringali e Mario Veluscek sono tre amici tarvisiani alla loro prima esperienza come ideatori e realizzatori di un lungometraggio. Per la realizzazione del progetto ci sono voluti più di due anni, un tempo lungo dettato dalla scelta di realizzare un prodotto totalmente indipendente.
Promossa dal Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano, realizzata da un gruppo di associazioni e con il patrocinio del Comune di Cremona, questa serie di eventi eterogenei può ben essere definita come un progetto per la cultura ecologica, un percorso di apprendimento continuo, aperto a tutti, per esplorare a 360 gradi i temi della sostenibilità e mettere in pratica i principi per un futuro migliore.
Partecipano alla rassegna: Città Rurale, Filiera Corta Solidale, Nonsolonoi Altromercato, Slow Food Cremonese, Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona, Cai Cremona, Milk – ETS. Un ringraziamento alla generosità di Fondazione Città di Cremona per il sostegno all’iniziativa.


