Il carcere non è vendetta – evento Festivaletteratura 2025
L’evento “Il carcere non è vendetta” con Marcello Bortolato e Lorenzo Sciacca presente quest’anno al Festivaletteratura di Mantova il 4 settembre 2025 alle ore 14,30, è stato proposto e sostenuto dal Laboratorio Nexus, coordinato dall’UEPE di Mantova (Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Mantova) – che ha attivato il Laboratorio stesso nel 2016 con il coinvolgimento di realtà del pubblico, del privato sociale e dell’associazionismo.
Il Laboratorio Nexus è infatti composto da tutte le realtà impegnate nel mondo della giustizia che condividono l’obiettivo di sensibilizzare la comunità mantovana affinchè siano favoriti percorsi d’inclusione sociale degli autori di reato, grazie ad un lavoro costante di promozione della Giustizia di Comunità e della Giustizia Riparativa.
I referenti del Laboratorio spiegano che “il Laboratorio Nexus è diventato strumento del lavoro di tutte le realtà che si riconoscono in un modello di Giustizia di Comunità, per il quale il reato è inteso nella sua valenza di conflitto, ovvero come violazione di un bene comune e non solo di una norma. L’incontro diventa così un’occasione preziosa per dialogare sugli scenari che la condivisione di una cultura riparativa può generare e, da questi, quali ricadute possibili su tutte le parti coinvolte in un contesto di “collettività riparativa” (da “Oltre la Vendetta. La giustizia riparativa in Italia” – Marcello Bortolato, Edoardo Vigna – editori Laterza – 2025). Il Laboratorio Nexus crede e si attiva perché il tempo dell’esecuzione della pena possa diventare occasione per ristabilire legami sociali, per ricucire fratture che si sono create con il compimento del reato. A tal fine, ruolo centrale è quello dei servizi della giustizia, UEPE, USSM (Ufficio Servizi Sociale Minori di Brescia) e Casa Circondariale che, per mandato istituzionale, hanno in carico le persone che commettono reati: la presenza di una comunità che sa accogliere e offrire una seconda opportunità consente di generare percorsi di effettivo cambiamento tanto per la persona che per la comunità stessa.”
“La ricomposizione delle fratture sociali è conveniente per la collettività intera, non foss’altro perché il reinserimento attivo e pieno riduce drasticamente il rischio di recidiva”. (da “Oltre la Vendetta. La giustizia riparativa in Italia” op. cit)

