Lenno per Gaza: il 4 e 5 luglio testimonianze dalle Nazioni Unite
A Lenno, Tremezzina, la prima settimana di luglio, sono in programma due iniziative per tenere accesa l’attenzione sulla catastrofe umanitaria di Gaza. Venerdì 4 luglio, alle 21, all’oratorio di Lenno, don Nandino Capovilla e Betta Tusset presentano “Sotto il cielo di Gaza”, un testo nato da conversazioni con Andrea De Domenico funzionario delle Nazioni Unite. L’evento è organizzato da Bottega PianoTerra Menaggio, gruppo Humussiamo Insieme e Comunità pastorale Lenno e Isola di Ossuccio.
Sabato 5 luglio, dalle 17, in piazza XXI Febbraio a Lenno, per “Buio su Gaza”, musica, parole e immagini con ospite Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. L’evento è organizzato da Anpi Dongo, Associazione “Il cerino”, associazione “In viaggio”, Bottega PianoTerra Menaggio, gruppo Humussiamo Insieme con il patrocinio del Comune di Tremezzina.
“Sotto il cielo di Gaza”
Questa la quarta di copertina del libro: “Nella tragedia smisurata che sta sconvolgendo il Territorio palestinese occupato, gli autori, rivestendo i panni di “raccoglitori di storie”, si sono messi in ascolto dell’OCHA, voce delle Nazioni Unite, attraverso le conversazioni con un suo funzionario, fonte pura, non inquinata da pregiudizi o da ideologie e testimone di un lungo anno di ingiustizie e sofferenze, ma anche di un’occupazione che attraversa generazioni di palestinesi.
Le conversazioni si sono trasformate poi in storie, memorie e puntualizzazioni giuridiche accompagnate dalle preghiere di Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme. Sotto il cielo di Gaza e della Palestina intera sopravvivono persone annientate da uno scempio che ha urgenza di essere narrato, pena la disgregazione del comune senso di umanità.
Ignorare il massacro in corso sia perché si volge lo sguardo altrove sia perché si vive l’ignoranza della questione palestinese, facendola iniziare dal 7 ottobre del 2023, è colpa inescusabile e avrà conseguenze distruttive anche per il nostro presente e futuro.
Per contrastare la “dissolvenza dei volti” delle vittime, come diceva don Tonino Bello, per evitare la cancellazione della loro storia e la discesa nella fossa comune dell’oblio, dove le persone sono conteggiate nel numero dei “danni collaterali”, ma non raccontate nell’unicità della loro esistenza e dignità umana, questo libro ci aiuta a pregare, a riflettere, ad apprendere e a scucire la nostra bocca per dire la verità, pietra angolare di ogni pace. Con il libro anche due mappe, formato poster, di Gaza e West Bank elaborate dall’OCHA che rendono visibile come le condizioni di accesso ai territori siano cambiate, limitandone l’accesso e la libertà di movimento, tra 2023 e 2024″.
“Buio su Gaza
