Arrivati a Santiago! Si è concluso il progetto “Andiamo a fare tre passi… e sconfiniamo”
Dopo 322 chilometri in 13 giorni tra pioggia (tanta), schiarite e sole finalmente la gioia della meta: Santiago de Compostela! Difficile esprimere la gioia delle camminatrici e dei camminatori partiti da Como lo scorso 2 maggio per il progetto “Andiamo a fare tre passi… e sconfiniamo”.
“Abbiamo vissuto il presente passo dopo passo” sono state le loro prime parole.
Un entusiasmo incontenibile per le difficoltà superate, la bellezza della condivisione dei passi e dei pensieri. La messa nella Cattedrale con il turibolo del “butafumeiro”, uno dei simboli del Camino di Santiago, famoso per il suo movimento oscillante che riempie la navata di incenso ha regalato altre emozioni. E proprio il profumo dell’incenso ha sancito la conclusione di un bellissimo progetto.
La storia del progetto
Nel mese di ottobre 2021 un gruppo composto da utenti del Dipartimento di salute mentale di Asst Lariana, da volontari del Centro di servizio per il volontariato Insubria e di alcune associazioni ha cominciato a camminare. Dapprima nel Parco del San Martino di Como, sede del Centro diurno e dell’associazione “I Fiori di Oltre il giardino”, poi verso il lago del Segrino e altre mete, macinando sempre più chilometri. Il desiderio che ha accomunato queste persone era di riuscire a percorrere a piedi un tratto della via Francigena.
Un desiderio che si è concretizzato nel 2022 quando il gruppo ha camminato da Lucca a Siena. Poi, nel 2023, un altro tratto da Brindisi a Santa Maria di Leuca e nel 2024 la via Peuceta da Bari a Matera. E la sfida ha avuto ora anche un respiro europeo, visto che dal 2 al 17 maggio il gruppo ha affrontato il cammino portoghese di Santiago de Compostela. “Eu project – Andiamo a fare tre passi e sconfiniamo”, questo il nome dell’avventura. Da Porto il gruppo ha percorso circa 270 chilometri suddivisi in 13 tappe attraverso paesaggi incantevoli e villaggi di pescatori, un percorso emblematico nell’anno del Giubileo, per il quale il pellegrinaggio ha un forte valore spirituale.
Il progetto è promosso da Csv Insubria e CsvNet, la rete nazionale dei Centri di servizio per il volontariato, con il finanziamento
del programma Erasmus+. È stato coordinato da Csv Insubria e, nello specifico, dall’operatrice Laura Fagetti referente dell’area Europa. Circa una ventina i partecipanti, in maggioranza donne, distinti fra pazienti ed educatori del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di Como e Varese, volontari di Csv Insubria e di associazioni attive nell’ambito della salute mentale: I Fiori di Oltre il giardino, La Mongolfiera, l’associazione Angelo e Maria Molinari.
«È un’esperienza umana e di volontariato che abbraccia una rete che valica i confini comaschi e nazionali e consente un respiro europeo profondamente storico, alle radici del pellegrinaggio – spiega Laura Fagetti – Un’occasione di benessere, di relazione e dialogo dove le etichette si abbattono ulteriormente e resta l’interezza dell’essere umano che, passo dopo passo, patisce, fatica e raggiunge obiettivi grandi, grazie anche alla forza del camminare insieme e credere che sia possibile. Tutti uniti, ognuno con le proprie risorse e fragilità, con lo sguardo alto verso la stessa direzione di ogni pellegrino: Santiago de Compostela».
E prima di partire, in preparazione all’idea di tenere un diario di viaggio, il gruppo ha partecipato a un laboratorio di scrittura tenuto da Katia Trinca Colonel, addetta alla comunicazione di CSV Insubria, sede di Como. Cinque incontri per esercitarsi a narrare di sé, a viaggiare “dentro” e “fuori”.
Qui l’intervista andata in onda su Ciao Como Radio per il programma Conversescion condotto da Lorenzo Canali e Claudia Fasola. Riascoltate il bellissimo racconto camminatrici Lucia Battaglia, Laura Fagetti e Anna Buttarelli: