CSVnet e Libera per promuovere legalità, giustizia sociale e partecipazione civica
Unire le forze per rilanciare la cultura della legalità, sostenere la partecipazione civica e promuovere il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie. Con questi obiettivi CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Centri di servizio per il volontariato, e Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, hanno siglato un accordo triennale di collaborazione che mette al centro il ruolo del volontariato come motore di giustizia sociale e di rigenerazione comunitaria.
Tra le azioni previste dall’accordo, che avrà durata triennale fino al 2028, un ruolo centrale è dedicato alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. L’obiettivo è favorirne il riuso sociale attraverso percorsi di progettazione partecipata, coinvolgendo associazioni, enti del terzo settore e cittadini.
CSVnet e Libera intendono inoltre promuovere iniziative di formazione e accompagnamento per le realtà che gestiscono questi beni, sostenere le esperienze locali e incoraggiare il protagonismo dei giovani. I beni confiscati diventeranno così luoghi di cittadinanza attiva, economia sociale e cultura della legalità, veri e propri laboratori di comunità dove il volontariato e l’impegno civile si incontrano.
Un altro pilastro dell’intesa è rappresentato dall’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Scuole di partecipazione, campi di volontariato, esperienze territoriali ed eventi nazionali saranno strumenti comuni per offrire ai ragazzi occasioni concrete di impegno e consapevolezza.
L’accordo valorizza in particolare le esperienze di “E!State Liberi!”, i campi estivi sui beni confiscati, e la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che ogni anno, il 21 marzo, coinvolge migliaia di cittadini in tutta Italia.
Insieme, CSVnet e Libera promuoveranno percorsi di formazione e confronto culturale su come le reti civiche possano contribuire a ricucire legami, rigenerare fiducia e costruire nuove possibilità di convivenza nei territori più fragili.
“Volontariato e impegno antimafia sono due percorsi che si incontrano naturalmente – afferma Chiara Tommasini, presidente di CSVnet –. Entrambi nascono da un senso profondo di responsabilità verso la comunità. Questo accordo dà forza a un’alleanza culturale e sociale che può contribuire allo sviluppo democratico del Paese, valorizzando l’impegno dei cittadini e delle reti territoriali.”
“Questa collaborazione con CSVnet nasce da una radice comune: la convinzione che il volontariato sia una forma alta di partecipazione democratica, un esercizio concreto di cittadinanza attiva che dà vita e sostanza ai principi della nostra Costituzione – spiega Francesca Rispoli, presidente di Libera. “L’articolo 3 della Costituzione ci richiama a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e impediscono la piena partecipazione di tutti alla vita del Paese. È precisamente in questa prospettiva che il volontariato, nelle sue molteplici forme, diventa un presidio di giustizia sociale e di democrazia sostanziale, e quindi in nuce argine contro le mafie. Mettere insieme la rete dei Centri di servizio per il volontariato e quella di Libera – conclude la presidente Rispoli – significa unire energie civiche diffuse, esperienze e visioni che possono rendere più forti le comunità e più coeso il Paese”.
