Dalla medaglia paralimpica al volontariato: una vita di emozioni
Giulio Gusmeroli, talamonese, classe 1961, è un volontario Doc.
Passa le sue giornate con i giovani, gli anziani e le persone con disabilità.
Ipovedente dalla nascita, le difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso della vita lo hanno forgiato e gli hanno restituito la voglia di aiutare chi è meno fortunato “perchè tante volte si diventa egoisti e invece stare vicino alle persone che hanno bisogno, con mente e cuore aperti, ti restituisce positività, fiducia e voglia di ripartire, giorno dopo giorno. Io ho ricevuto tanto, gli altri mi hanno sempre aiutato e mi pare quindi naturale farlo anch’io: mi piace stare in mezzo alla gente“.
Giulio ha partecipato a quattro Paralimpiadi: New York 1984, Seul 1988 e Barcellona 1992 con l’atletica leggera, Atlanta 1996 con il ciclismo in tandem. A New York ha vinto la medaglia di bronzo nei 5.000 metri.
L’anno scorso ha festeggiato il suo compleanno compiendo a nuoto la traversata dello Stretto di Messina. E il 31 gennaio 2026 sarà uno dei Tedofori delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, proprio nell’anno in cui i Giochi invernali arrivano vicino a casa sua, in provincia di Sondrio.
Volontario all’Unione ciechi e ipovedenti di Sondrio, nel Gruppo della Gioia, in oratorio e nel centro anziani di Talamona, nel team “Special” della Chiavenna Nuoto e in molte scuole dove porta la sua testimonianza, Giulio invita tutti e tutte a provare l’esperienza del Volontariato: “Ognuno di noi può fare qualcosa per gli altri e per l’ambiente in cui viviamo. Le persone che aiuto hanno tante risorse per me, mi arricchiscono e mi fanno stare bene. Passare momenti di serenità e trasmettere sensazioni positive è molto bello. Mi piace soprattutto stare con i giovani che hanno bisogno di adulti non giudicanti. Mi ascoltano sempre attentamente quando racconto la mia esperienza e le mie difficoltà, che fanno parte del gioco. Ci rido sopra e lascio loro un messaggio che sa di entusiasmo”.
E ancora: “Il Volontariato è fondamentale nel nostro Paese. Aiutare gli altri ti forma, ti permette di stabilire rapporti umani, di dare e ricevere fiducia e sperimentarsi in esperienze positive. Essere volontari vuol dire essere sempre alla ricerca, essere presenti sul territorio e con gli altri, ognuno con le proprie capacità, sia nel fare che nell’ascoltare e dare supporto morale.”
Ci piace raccontarvi la storia di Giulio proprio in occasione del 5 dicembre, Giornata internazionale del Volontariato, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1985. Il tema scelto quest’anno dall’UNV – United Nations Volunteers è “Ogni contributo è importante”.
Lo slogan scelto dal sistema dei Csv è “Partecipare crea futuro“: le azioni dei volontari e delle volontarie danno linfa ed energia alle comunità. Lo sanno bene le persone che hanno incrociato la strada di Giulio.
Se anche voi avete tempo e conoscenze da mettere a disposizione chiamateci per un colloquio di orientamento a volontariato: trovate tutti i dettagli qui.
Foto: Giulio Gusmeroli
Foto di copertina: Ponte nel Cielo in Val Tartano (il ponte tibetano più alto d’Europa, sospeso a oltre 140 metri di altezza per una lunghezza di 234 metri) percorso completamente bendati














