Il volontariato a fumetti nell’ultimo numero de “La Revue” Storie dal mondo CSV e intervista a Chiara Tommasini
Il volontariato raccontato con i fumetti. L’ultimo numero de La Revue, una prestigiosa rivista di giornalismo a fumetti che dal 2022, ogni tre mesi, pubblica inchieste e reportage sui temi più importanti della nostra società, ha dedicato una storia al mondo del volontariato coinvolgendo Csvnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) e Csv Insubria.
La rivista nasce in Francia nel 2013, con il nome La Revue Dessinée, grazie a un finanziamento partecipativo che ha lo scopo di creare un progetto indipendente per raccontare la complessità della realtà in cui viviamo. Da subito si distingue come un prodotto editoriale di alta qualità nel mondo delle pubblicazioni a fumetti e delle graphic novel. La Revue Dessinée Italia (poi semplicemente La Revue) nasce dall’iniziativa di Massimo Colella, responsabile dell’agenzia francese La Bande Destinée, specializzata nella comunicazione a fumetti. Per finanziare il progetto è stato lanciato un crowdfunding che ha riunito 500 contributori, permettendo la creazione di una filiale in Italia.
I temi trattati, come scrivono i redattori, sono quelli che «ci riguardano ogni giorno e che il giornalismo tradizionale ignora» e vengono scelti in totale libertà. Una libertà data dal fatto che non c’è pubblicità e nessuno a dettare la linea da seguire: «Raccontiamo i problemi, ma anche chi cerca di trovare le soluzioni. Crediamo nel rispetto per la diversità, paghiamo giusti compensi per chi lavora, ci schieriamo dalla parte delle persone più deboli, rispettiamo l’ambiente e lavoriamo per avere un mondo sostenibile e sognandolo senza guerre e senza diseguaglianze».
Tra le inchieste del numero appena uscito c’è quella della giornalista de La Provincia di Como Martina Toppi con i disegni di Ste Tirasso. Intitolata “Oltre i confini” racconta il mondo del volontariato a partire da storie del territorio di Como e Varese. Un lavoro di reportage e di approfondimento che ha visto il coinvolgimento diretto degli operatori di Csv Insubria Luca Masera, di Csv Lecco Stefano Farina e del direttore di CSVnet Alessandro Seminati. Tra le storie illustrate c’è il viaggio di notte di un gruppo di volontari verso l’Ucraina per portare aiuto ai bambini di un orfanotrofio e la comunità di Rebbio, periferia di Como, dove don Giusto Della Valle ha dato vita a un “gruppo di accoglienza” che apre le porte della parrocchia a chi ha bisogno. E ancora, c’è il progetto di salvaguardia di Calipolis nel Parco del fiume Olona e le cave di calcare al centro della sensibilizzazione di Legambiente nel Lecchese. Storie emblematiche di impegno e fatiche del volontariato ma anche dell’efficacia del fare rete, alla luce della nuova regolamentazione del Registro Unico del Terzo Settore, e dell’importanza del mondo del volontariato informale. Persino gli aspetti burocratici e tecnici, raccontati in modo creativo, diventano di facile comprensione.
Il focus “Per saperne di più”
Accanto alla storia narrata a fumetti c’è il focus “Per saperne di più” che analizza i numeri del volontariato in Italia. Numeri che evidenziano come spesso il terzo settore arrivi a sostituire le istituzioni e come, purtroppo, abbia anche registrato una pesante flessione nell’adesione al volontariato: -15,7% in dieci anni. Le ragioni del cambiamento in atto, legate anche alla riforma del terzo settore del 2017, e le strategie per affrontarlo le commenta in chiusura dell’articolo de La Revue Chiara Tommasini, appena riconfermata presidente di CSVnet: «Stiamo costruendo reti ampie sui territori, così da colmare i vuoti lasciati dal welfare statale o anche solo per segnalare a chi si occupa di servizi che questi vuoti esistono. Nelle città, soprattutto al Nord, si sta già assistendo alla nascita di realtà di volontariato ibride, come accade altrove in Europa, dove il no-profit si mescola al profit, ma il resto del Paese è composto da piccole comunità e da piccole realtà volontarie».
«Un ruolo fondamentale è svolto dal cosiddetto “volontariato informale” – aggiunge Tommasini – volontari che operano in modo occasionale e quindi sfuggono alle statistiche ufficiali, pur svolgendo un servizio essenziale alle comunità. Per sostenere l’attività di questi “volontari fantasma”, i Csv stanno esplorando un nuovo filone di volontariato di comunità, legato ai negozi di vicinato, parrucchieri, baristi, negozianti possono funzionare come portinerie di quartiere e i loro spazi possono essere utilizzati per attività diverse da quelle per cui sono stati pensati, diventando così punti nevralgici per le comunità».
«Bisogna iniziare a guardare con occhi nuovi al volontariato», conclude Tommasini. «Ed è quello che stiamo cercando di fare, come Csv, guardando ad esempio al tipo di volontariato che le persone immigrate sono disposte a svolgere o già svolgono. E ogni volta ricordarci che, quando ci occupiamo di volontariato, stiamo trattando di persone».
La presentazione
Martina Toppi presenterà il suo lavoro in occasione del Lambrock Festival il 28 giugno ad Albese con Cassano alle 17.30 per il talk “Fare inchiesta a fumetti – Un dialogo sul giornalismo a fumetti” (info: Lambrock Festival)