Gemonio, 26 aprile: sei squadre in campo per dire no al razzismo – presente anche la squadra Esperanza del CSV Insubria
Gemonio, “Un calcio al razzismo”: scende in campo la squadra Esperanza del CSV Insubria, il volto giovane e volontario del cambiamento
Il 26 aprile a Gemonio si è tenuto il torneo di calcio a 7 “Un calcio al razzismo”, uno degli appuntamenti più attesi all’interno della rassegna “Resistenza in Festa”. Sei le squadre partecipanti, tra cui spicca quest’anno Esperanza, la formazione del CSV Insubria che porta in campo non solo giocatori, ma un’idea concreta e contagiosa di trasformazione sociale.
Il nome Esperanza non è stato scelto a caso. In spagnolo significa speranza, ma non una speranza generica: Esperanza è visione, è desiderio che si fa azione, è il coraggio di credere che attraverso il volontariato e la partecipazione si possa riscrivere il presente. Questa squadra rappresenta l’incontro tra mondi diversi, accomunati dalla volontà di esserci, di mettersi in gioco – dentro e fuori dal campo – per costruire qualcosa di nuovo.
Esperanza è composta da ragazzi del Servizio Civile Universale, volontari europei del Corpo Europeo di Solidarietà e da giovani coinvolti nel progetto Fuori2giri, un’iniziativa di giustizia riparativa legata al penale minorile che permette ai ragazzi destinatari di misure alternative di riscoprire il proprio ruolo nella comunità. Con loro anche educatori, operatori, figure di riferimento che li accompagnano in percorsi di responsabilità e rielaborazione.
Il progetto Fuori2giri offre un contesto reale in cui sperimentare la cittadinanza attiva: i ragazzi svolgono Attività di Utilità Sociale (AUS), collaborano con enti del territorio, si mettono alla prova. E proprio il torneo diventa una tappa simbolica di questo percorso: non una competizione fine a se stessa, ma un gesto collettivo, un’azione concreta di resistenza alle barriere – sociali, culturali, personali.
L’iniziativa è promossa da 100Venti, in collaborazione con UISP Varese, CGIL Varese e il Circolo culturale Il Farina, e dedicata alla memoria di Davide Musci, giovane impegnato nel Collettivo Il Farina scomparso prematuramente.
Esperanza non promette miracoli, ma propone una via: quella di un cambiamento possibile, silenzioso ma potente, che nasce dall’incontro, dal dialogo, dal prendersi cura gli uni degli altri. Il calcio, in questo caso, è solo il pretesto. Il vero gioco si gioca ogni giorno, nella capacità di guardarsi negli occhi e riconoscere che nessuno si salva da solo.
Ecco allora che Esperanza non è solo una squadra. È una dichiarazione. Una presenza. Un invito a continuare a credere che ogni passaggio, ogni rete, ogni gesto condiviso possa davvero lasciare un segno.