Tarcisio Merati – Maestro dell’Art Brut
L'Associazione Tarcisio Merati assieme al Comune di Bonate Sopra presenta la mostra Tarcisio Merati – Maestro dell’Art Brut.
A 30 anni dalla scomparsa vogliono così ricordare e valorizzare la figura di Tarcisio Merati intitolandogli la sala consigliare di Bonate Sopra e inaugurando la mostra a lui dedicata.
Il Vernissage previsto per sabato 17 maggio alle ore 17:00 presso la Sala Consigliare del Comune vedrà la partecipazione della critica d’arte Bianca Tosatti che illustrerà vita e opere di Merati fornite dall’Associazione Merati.
Nei giorni seguenti la mostra resterà visitabile con ingresso libero fino al 24 maggio con i seguenti orari:
- Domenica 18 maggio dalle 09:00 alle 12:00
- Da lunedì 19 a venerdì 23 maggio dalle 16:00 alle 18:00
- Sabato 24 maggio dalle 9:00 alle 12:00
Le iniziative su Tarcisio Merati proseguiranno poi nel corso di tutto il 2025 con progetti scolastici, corsi d’arte dedicati e molto altro.
Tarcisio Merati (1934-1995)
Nato a Bonate Sopra il 27 maggio 1934, Tarcisio Merati crebbe in una famiglia di artigiani in condizioni economiche estremamente precarie.
Rimasto orfano di padre in tenera età, subì l'ingresso nella sua vita di un patrigno violento un panettiere che lo maltrattava frequentemente, talvolta percuotendolo con un martello. Dopo le scuole elementari, frequentò l'avviamento professionale, eccellendo nel disegno tecnico.
Nel 1959, a venticinque anni, le sue condizioni psichiche precipitarono sviluppando un evidente delirio di onnipotenza. Nel suo delirio scelse un nuovo ruolo sociale e una condizione di agiatezza fittizia, identificandosi con un universo culturale radicalmente diverso dal suo.
L'ingresso nell'ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo rappresentò per lui una sorta di fuga, l'inizio di "una libertà conquistata attraverso la scissione e il delirio".
Negli anni seguenti entrò e uscì più volte dal manicomio, venne sottoposto a elettroshock e insulino-terapia inseguito alle quali tentò ripetutamente la fuga.
Dal 1975, scopre la pittura. Il suo mondo artistico si popolò di simboli personali, di un codice cromatico con temi ricorrenti.
Nel 1983 la sua produzione si interruppe bruscamente quando la sorella lo portò a vivere con la famiglia. Iniziò a lavorare a domicilio, assemblando piccoli giocattoli per le industrie locali dalla mattina alla sera. La sua pensione da ex muratore rappresentava un contributo significativo al modesto reddito familiare. Per sette anni non dipinse più. Desideroso di tornare nel suo "castelletto" con i suoi "soldati" (così chiamava gli infermieri), libero da quella che percepiva come "la dittatura della sorella", vide il suo ricovero coatto trasformarsi in ricovero volontario grazie ai miglioramenti della sua condizione psichiatrica.
Nel 1991 si trasferì in una casa di riposo vicino al vecchio ospedale, dove riprese a frequentare l'atelier, sebbene con un ritmo più lento.
Nel 1993 avvenne un evento fondamentale: la sua prima mostra al Teatro Sociale di Bergamo e lo stesso anno venne costituita l'Associazione Tarcisio Merati per tutelare il suo lavoro artistico.
Con l'arrivo della pensione d'invalidità, si sentì finalmente benestante, la sua cara amica Silvia Pesce racconta che desiderava acquistare un anello d'oro, abiti eleganti e scarpe, avendo una predilezione per i tacchi alti.
Gli ultimi anni della sua vita trascorsero serenamente fino al 22 ottobre 1995, quando morì a causa di un tumore al polmone.
Quando
Da sabato 17 a sabato 24 maggio 2025
Promosso da
Associazione Tarcisio Merati
Per iscrizioni
Dove
Sala Consigliare del Comune di Bonate Sopra
Contatti
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