Cerchiamo persone e/o famiglie disponibili a impegnarsi per accogliere, anche poche ora al giorno o saltuariamente, un minore col fine di supportare la sua famiglia in momentanea difficoltà.

Il sostegno è un progetto condiviso con i servizi sociali e servizio affidi del territorio.

Minori e giovani

ALFA è l'Associazione Leccehse Famiglie Affidatarie: non è solo un punto di riferimento per chi vive o vuole vivere l'esperienza dell'Affido, ma anche per chi vuole e può impegnarsi a sostenere, accogliendo nella propria famiglia a tempo limitato (poche ore, pochi giorni, a seconda del progetto), un minore la cui famiglia attraversa un momento di difficoltà e necessità di essere supportata nell'accudimento dei figli.

Disponibilità ad accogliere, educare e accompagnare.

Chi siamo...

• A.L.F.A. si «adopera perché sia salvaguardato il diritto del bambino sancito dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, di ricevere protezione e cure in ambito familiare» (cfr. Statuto Associazione)
• A.L.F.A. opera come Associazione sul territorio dal 2000
• Nasce da un gruppo di famiglie affidatarie che già si incontravano per condividere le loro esperienze
• L’attività di A.L.F.A. si basa esclusivamente su volontariato, offerto a titolo personale, spontaneo e gratuito, senza fine di lucro neppure indiretto, ma esclusivamente per fini solidaristici.
• I soci A.L.F.A. sono dei volontari che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo e le loro risorse per «aprirsi» ad una accoglienza di minori
• A.L.F.A., nei suoi venti anni di attività sul territorio, è diventata il punto di riferimento per molte famiglie che vivono l’esperienza dell’affido o si sono aperte ad una forma di sostegno prendendosi cura - per quanto nelle loro possibilità - di un bambino, aiutanto così indirettamente anche la sua famiglia.

...non solo affido...

• Collabora attivamente con Enti Pubblici e Associazioni che si occupano di minori in difficoltà;
• Sollecita la collaborazione delle Agenzie educative (scuole, oratori, gruppi sportivi, associazioni ed altre), che, a diverso titolo, sono a contatto con i minori, in modo da contribuire a creare una rete di attenzione e di solidarietà nei confronti dei più deboli;
• Promuovere forme di auto aiuto tra le famiglie affidatarie per affrontare meglio i problemi dei minori in difficoltà, per contribuire a diffondere la cultura della solidarietà e dell'accoglienza e in particolare del affidamento familiare
• Nel rapportarsi con gli Enti Pubblici, in paricolar modo con i servizi sociali comunali del territorio, servizi alla famiglia e servizi tutela minori, A.L.F.A. propone in genere una stipula di protocolli d’intesa per delineare i termini della collaborazione

...ma anche Sostegno «Leggero»...

• «Ascoltando e Osservando» i bisogni del territorio A.L.F.A. si rende conto dell'urgenza di doversi attivare per delle azioni di prevenzione.
• Nasce così l'idea di affiancare ad alcune famiglie che si trovavano "sole", altre famiglie che le "sostengano" nel prendersi cura dei loro figli per un po' di tempo nella giornata: il «Sostegno leggero»
• Sostegno leggero" è quindi una forma di accoglienza che si accosta alle realtà «fragili» e povere «di relazioni» che consiste nel dedicare poche ore al giorno ad accogliere un bambino «supportando» in questo modo la sua famiglia nell'organizzazione della giornata (...accompagnare i bambini a scuola, un supporto nello svolgere i compiti, condividere la merenda o un pasto, etc..) ... fino ad arrivare anche ad una gestione anche più impegnativa che richiede di occuparsi del bambino per un tempo occasionalmente più lungo

...quali risorse ?...

• A.L.F.A. ha, e promuove, la crescita di una «rete» tra i propri associati che mettano a disposizione il loro tempo per questa forma di accoglienza, tenendo presente:
• Che le famiglie o singoli che mettono a disposizione il proprio tempo siano mossi unicamente da finalità solidaristiche, disponibili all'accoglienza p all'ascolto, aperti all'incontro con culture diverse e caratterizzate da atteggiamenti non giudicanti né pregiudizievoli
• incontra e conosce personalmente i propri associati, condivide con loro la necessità di muoversi con discrezione e rispetto, e chiede un minimo di flessibilità nel potersi adattare a piccoli cambiamenti che potrebbero nascere a seguito di minime riorganizzazioni rispetto alla progettualità iniziale

La nostra esperienza potrebbe essere ancora più utile se si riuscisse a promuovere sul territorio delle iniziative per diffondere la cultura della solidarietà