Milano, una città che partecipa, municipio per municipio
Tra l’8 e l’11 maggio Milano si racconta attraverso le sue strade, cortili, biblioteche, parchi e scuole. Un mosaico di iniziative per vivere la città in modo nuovo, profondo, condiviso. Con 150 eventi diffusi, Milano Civil Week Vivere 2025 porterà attività, incontri e momenti di comunità direttamente nei quartieri della città. Ogni municipio si animerà con iniziative ideate da associazioni, scuole, gruppi di volontariato, biblioteche, cooperative. Un’occasione per riscoprire la città attraverso la partecipazione, il confronto, la cultura. Di seguito, un’anteprima degli eventi in programma nei diversi municipi.
MUNICIPIO 1 – Il cuore storico che accoglie, interroga, ispira
Nel cuore antico di Milano, dove la storia incontra ogni giorno la modernità, il Municipio 1 diventa palcoscenico di oltre trenta eventi che attraversano i temi più urgenti del presente. Le piazze, i chiostri, le biblioteche e le scuole del centro città si animano con riflessioni, performance e incontri che puntano dritto alla cittadinanza attiva. Tutto comincia con “L’Europa siamo noi”, un dialogo aperto sull’identità europea e la partecipazione politica, seguito pochi giorni dopo da un doppio appuntamento con lo Sportello di facilitazione digitale, dove chiunque può ricevere aiuto per navigare meglio nella burocrazia online. Un segnale forte verso un’inclusione che non lascia indietro nessuno. Altri eventi toccano i temi del carcere e delle famiglie invisibili, come “Il carcere della famiglia” – uno spazio di ascolto per raccontare le vite segnate da percorsi giudiziari – e “Separati a scuola?”, che affronta il problema della segregazione scolastica nei quartieri milanesi. L’arte ha un ruolo centrale: “Disorientarsi nell’arte per orientarsi nella città”, un’esperienza sensoriale al Museo del Novecento, e “La Via della Bellezza”, visite accompagnate che trasformano l’estetica in occasione di dialogo sociale. A questo si unisce “Armonia21”, evento musicale del Circolo Giovanile di Porta Romana. Il filone europeo si estende con “Dall’Europa al quartiere”, “Manager per il sociale” (sull’intelligenza artificiale nel Terzo settore) e “Speak Truth To Power 2025”, (il 14 maggio all’interno del Festival per lo Sviluppo Sostenibile) un appuntamento con la memoria pubblica dei diritti umani promosso da Amnesty. Non mancano proposte per il benessere come “Cibo, mente, benessere” e laboratori come “Mettiamoci in gioco”, pensato per avvicinare cittadini e associazioni. Sul fronte salute pubblica, spiccano “Il test sta dalla tua parte” e “Rilanciamo il servizio sanitario”, momenti informativi che diventano anche scelte di comunità. E poi ci sono gli eventi simbolici: “Flashmob in costume tradizionale” in piazza e “Il Mondo in Casa”, performance teatrale e multiculturale nel Chiostro del Carmine. Il Municipio 1 racconta Milano come capitale di identità molteplici, dove ogni strada può diventare un laboratorio di convivenza e futuro.
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MUNICIPIO 2 – Incontri, culture e futuro condiviso tra Loreto e la Martesana
Nel Municipio 2, Civil Week “Vivere” prende forma tra cortili e centri culturali, scuole, strade e spazi di comunità. Qui l’Europa si tocca con mano e si ascolta in più lingue, in un quartiere che da anni è laboratorio di integrazione e partecipazione. Il cuore pulsante è Casa Frigia, un hub sociale dove l’8 maggio si apre con “Cittadini dell’Europa”: un pomeriggio di giochi, laboratori e riflessioni per tutte le età, pensato per far dialogare cittadini vecchi e nuovi attorno a una domanda fondamentale: cosa significa oggi appartenere a un’Europa inclusiva? Segue “Il ruolo culturale dell’Europa”, un incontro con accademici, volontari e artisti per ragionare su come la cultura possa unire anziché dividere. Poco dopo, scatta il momento più informale della giornata: “Have a drink and chat!”, aperitivo linguistico in cui italiani e stranieri si confrontano su tutto – dalla grammatica alle sfide dell’integrazione – sorseggiando un bicchiere di vino. La sera, lo stesso spazio ospita la festa per il 7° anniversario dell’associazione Casa Frigia: una celebrazione di impegno civico e amicizie nate nel tempo, tra musica, teatro e testimonianze. A concludere la giornata, “Accetto Volontari”, una performance partecipata che trasforma il tema dell’impegno civico in gesto collettivo e narrativo, ambientata tra i banchi di una scuola e le strade della zona. Ma il Municipio 2 non è solo Casa Frigia. Ci sono le scuole, coinvolte in progetti di teatro sociale, narrazione e cittadinanza attiva. Le biblioteche, che ospitano incontri su diritti digitali e ambiente. E i parchi lungo la Martesana, dove si svolgono attività di educazione ambientale, sport all’aperto e camminate urbane con le comunità locali. C’è anche spazio per la memoria e la riflessione storica: eventi come “Radici e rotte”, un progetto di mappatura delle storie migranti del quartiere, e “Lettere dal confine”, reading teatrale su rifugi, frontiere e accoglienza. Il Municipio 2 è quello dei ponti: tra lingue, culture, generazioni. Qui la settimana della cittadinanza attiva diventa occasione per valorizzare un patrimonio sociale che spesso vive all’ombra dei grandi eventi, ma che rappresenta la linfa quotidiana della città.
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MUNICIPIO 3 – La scuola, il carcere, la città: educare è un atto civile
Nel Municipio 3 – che abbraccia quartieri come Lambrate, Città Studi, Ortica – Milano Civil Week diventa un’esperienza immersiva di educazione civica, memoria e futuro. Ogni evento sembra rispondere a una domanda di fondo: come si costruisce una comunità giusta, solidale e consapevole? L’8 maggio si parte con una mostra potente: “Progettare IN Carcere”. Dieci anni di lavoro tra studenti del Politecnico e detenuti raccontati in un allestimento che parla di architettura, ma soprattutto di dignità. Un racconto visivo che ribalta pregiudizi e immagina un carcere diverso. Poco dopo, negli spazi scolastici della zona, prende vita “Accoglienza: un’Europa per tutti”, un dibattito pubblico sul ruolo delle scuole nell’inclusione dei migranti. Non si tratta solo di parole: i protagonisti sono proprio studenti e docenti che ogni giorno traducono questi temi in pratiche concrete. Alle 11:00 è il turno della “Changemaker Competition” della rete B Corp School: un’arena dove giovani visionari presentano le loro proposte per migliorare il mondo. Un piccolo festival dell’innovazione civica in versione adolescenziale. Nel pomeriggio, i riflettori si spostano su uno dei luoghi simbolo della trasformazione urbana: l’edicola di via Conte Rosso, sede del progetto “Ma che razza di edicola”. Tra l’8 e il 10 maggio, quel piccolo chiosco diventa una macchina del tempo, uno studio di comunità, una piattaforma di incontro per laboratori interculturali, spettacoli, letture. Ma il cuore pulsante del cambiamento si trova in una scuola dell’Ortica, dove si svolge “Alimenti(amo) la speranza”: un progetto che unisce orti scolastici, educazione alimentare, inclusione e creatività. Un’idea semplice e rivoluzionaria: coltivare la terra per coltivare relazioni. In parallelo, ci sono eventi che parlano di salute mentale e benessere, come “Spazi di respiro”, un percorso di mindfulness urbana, e “Cibo e mente”, una conferenza partecipata con nutrizionisti, genitori, studenti. Spazio anche alla narrazione: “Racconti di quartiere” raccoglie le voci degli abitanti in una serata di ascolto collettivo, mentre “CineEuropa” propone una rassegna di film sui diritti civili e la cittadinanza attiva proiettati all’aperto. Il Municipio 3 dimostra che educare non è solo una funzione scolastica, ma un processo che attraversa tutta la città. Ogni aula, ogni piazza, ogni giardino può diventare un luogo dove si impara a vivere insieme, ad ascoltarsi, a cambiare le cose.
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MUNICIPIO 4 – Cura, ascolto e identità: il quartiere come luogo di rinascita
Nel Municipio 4 Milano Civil Week prende la forma di un laboratorio sociale a cielo aperto. Ogni evento è un’occasione per costruire ponti tra generazioni, comunità, bisogni. Dalle scuole ai cortili, dai centri civici ai giardini condivisi, qui la partecipazione si misura nella concretezza dei gesti e nella forza delle relazioni. Tra gli appuntamenti più coinvolgenti c’è “Generazione Futuro”, un laboratorio pensato per i più giovani, dove si parla di ambiente, cittadinanza e sostenibilità. I ragazzi non sono solo invitati ad ascoltare: sono protagonisti, propongono, costruiscono idee. Accanto a loro, adulti e insegnanti imparano a creare spazio per il cambiamento. Un altro evento chiave è “Mappe affettive del quartiere”, una camminata urbana dove cittadini e cittadine raccontano i luoghi del cuore, quelli che custodiscono storie personali o collettive. Una mappa viva, fatta di emozioni e memoria condivisa. Il tema della cura attraversa molte iniziative. Come “Cura è comunità”, un incontro pubblico in biblioteca dove operatori, volontari e famiglie discutono di salute mentale e relazioni di prossimità. O come “La salute vien camminando”, un gruppo di cammino che diventa anche spazio di conversazione e ascolto, guidato da medici e attivisti. Non manca l’arte, che diventa strumento di trasformazione con “Piazze che parlano”, un progetto di arte urbana partecipata in collaborazione con le scuole. I muri del quartiere diventano tele su cui scrivere sogni, critiche, desideri. Il Municipio 4 offre anche spazi di sostegno pratico, come lo sportello “Diritti in Comune”, dove cittadini italiani e stranieri possono ricevere assistenza gratuita su casa, lavoro, permessi di soggiorno. E poi c’è la musica: “Note nel cortile” è una rassegna musicale itinerante che anima gli spazi condominiali con jazz, classica e folk. Infine, un evento simbolico: “Orti in Festa”, giornata di apertura degli orti urbani condivisi, con laboratori di semina, cucina sociale e mercatini di prodotti locali. Qui si riscopre il valore del prendersi cura – della terra, del tempo, degli altri. Nel Municipio 4, Milano Civil Week non è un evento straordinario. È una continuazione naturale di ciò che tanti fanno ogni giorno: prendersi cura del proprio quartiere, uno sguardo alla volta, una parola alla volta.
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MUNICIPIO 5 – Storie di confine, solidarietà e creatività urbana
Il Municipio 5 vive Milano Civil Week come un grande laboratorio di comunità. Gli eventi si distribuiscono tra scuole, parrocchie, cascine, spazi di quartiere, con un filo rosso ben chiaro: mettere in connessione le persone, ridare senso agli spazi, fare del “vivere insieme” una pratica quotidiana. Uno degli appuntamenti più partecipati è “Narrazioni urbane”, una passeggiata nei cortili di via Barrili dove abitanti, artisti e studenti raccontano frammenti di vita, storie familiari, ricordi collettivi. Un evento semplice ma potentissimo, che trasforma un condominio in un piccolo teatro di memoria. Nel cuore del Gratosoglio, invece, si accendono i riflettori su “Officina dei sogni”, un progetto che coinvolge bambini e adolescenti in laboratori di scrittura creativa, teatro e musica. In una zona spesso dimenticata dalle cronache, i giovani diventano narratori del proprio quartiere, immaginando il futuro con parole nuove. La cultura è anche motore di inclusione con “Il cinema che accoglie”, una rassegna di film a ingresso gratuito ospitata in spazi di prossimità, dove le proiezioni si trasformano in incontri, dibattiti, momenti di scambio. Un altro appuntamento importante è “Cibo per la mente, cibo per la città”, evento a metà tra laboratorio e showcooking, in cui si discute di filiere alimentari, spreco, accesso al cibo sano. L’iniziativa coinvolge cooperative sociali, agricoltori e studenti degli istituti professionali della zona. Tra le vie del Vigentino, prende vita “Cura e cultura”, una giornata in cui biblioteche, spazi per anziani e centri di salute mentale si aprono alla cittadinanza con attività che vanno dalla lettura ad alta voce alla musica dal vivo, passando per workshop di autoproduzione e artigianato. La spiritualità incontra il sociale con “Luci sul Naviglio”, un evento al tramonto in cui le comunità religiose del quartiere – cristiane, musulmane, buddiste – si ritrovano per una veglia ecumenica sul tema della pace e della convivenza. E per chi ama sporcarsi le mani, “Murales in quartiere” chiama a raccolta writers e cittadini per dipingere insieme un muro simbolico all’ingresso del quartiere Chiesa Rossa: un gesto artistico che diventa alleanza tra generazioni e culture. Il Municipio 5 ci racconta che i margini, spesso considerati periferici, sono in realtà frontiere di possibilità. È lì che nasce una Milano che cura, ascolta, costruisce insieme.
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MUNICIPIO 6 – Sport, arte e ambiente: il quartiere è movimento
Il Municipio 6 è un luogo che non sta mai fermo. Le sue strade raccontano storie di migrazione, lotte sociali, riqualificazione urbana. Non stupisce quindi che durante Milano Civil Week si trasformi in un laboratorio di idee, energie e relazioni che coinvolge davvero tutti. Uno degli eventi più vivaci è sicuramente “Sport per tutti”, un pomeriggio al Giardino Baden Powell con tornei, giochi, musica e stand informativi. L’obiettivo? Rendere lo sport accessibile, inclusivo, sostenibile. Le associazioni locali coinvolgono bambini, adulti, anziani, in un’unica grande palestra a cielo aperto. Nelle stesse giornate, “Barona Bene Comune” propone una serie di azioni civiche che vanno dal decoro urbano alla mappatura dei bisogni del quartiere. Ci si incontra, si discute, si raccolgono proposte. Il messaggio è chiaro: nessuno meglio degli abitanti può prendersi cura del proprio spazio. Tra Giambellino e Lorenteggio, invece, l’arte prende la parola. Con “Strade che parlano”, artisti di strada e illustratori trasformano i marciapiedi in gallerie a cielo aperto. I disegni raccontano sogni, disuguaglianze, speranze. L’opera è collettiva, il messaggio condiviso: la bellezza può cambiare le cose. Nel quartiere San Cristoforo, “Camminate verdi” è un progetto che unisce educazione ambientale e attività fisica. Le passeggiate guidate esplorano i percorsi naturalistici lungo il Naviglio e i giardini di quartiere, con tappe narrative che raccontano la storia del territorio. Per chi cerca momenti di riflessione, “Quartieri che accolgono” è un ciclo di incontri sul tema della casa, dell’abitare e della solidarietà. Si parla di cohousing, di affitti solidali, ma anche di occupazioni e diritto alla città. Il tutto accompagnato da mostre fotografiche e reading letterari. Uno dei progetti più toccanti è “Storie in cortile”, una rassegna di teatro civile itinerante che si svolge nei cortili delle case popolari. Gli spettacoli sono brevi, intensi, e raccontano vite segnate da migrazione, disabilità, povertà. Dopo ogni performance, il dialogo con gli attori diventa parte integrante dell’esperienza. Infine, a fare da ponte tra le generazioni c’è “Piantiamola insieme”, laboratorio intergenerazionale di orticoltura urbana dove bambini e nonni mettono le mani nella terra e piantano semi reali e simbolici: speranza, cura, continuità. Nel Municipio 6 Milano Civil Week mostra la sua anima più concreta: quella che sa mescolare bellezza e fatica, gioco e denuncia, ascolto e azione. Una città che si muove insieme è una città che cambia davvero.
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MUNICIPIO 7 – Voci, quartieri e memoria: raccontarsi per riconoscersi
Nel Municipio 7 Milano Civil Week è voce. Voce che racconta, che canta, che interroga. Tutto parte da “Voci di quartiere”, evento ospitato all’Auditorium di via Paravia, dove attori, attivisti e cittadini salgono sul palco per leggere storie vere raccolte nei cortili, nelle scuole, nei mercati. È una sorta di radiodramma dal vivo, in cui la città si racconta con parole sue. A Baggio, si riscopre il passato con “La memoria non abita più qui?”, passeggiata urbana e laboratorio storico che coinvolge scuole e centri anziani per mappare i luoghi della memoria civile e partigiana, oggi spesso dimenticati. Un filo che lega le generazioni. “Quartiere in scena” è invece un festival teatrale diffuso, che trasforma scuole, palestre e biblioteche in palcoscenici temporanei. I protagonisti? Compagnie miste di ragazzi e over 60, che mettono in scena storie di quartiere tra ironia e denuncia sociale. Nel quartiere San Siro si moltiplicano le iniziative pensate per rafforzare la coesione. “Corti Aperti” è una giornata di festa in cui le case popolari si aprono per ospitare musica, laboratori di cucina interculturale, tornei di scacchi, danze tradizionali. Un’occasione per conoscersi e superare diffidenze. La sostenibilità urbana è al centro di “Energia dal basso”, progetto che raccoglie buone pratiche sul risparmio energetico nei condomini e propone soluzioni condivise: dalla raccolta dell’acqua piovana all’installazione di pannelli solari comunitari. In via Rembrandt, “Biblioteca vivente” è una delle esperienze più intense: al posto dei libri ci sono persone. Migranti, persone LGBTQ+, ex detenuti e operatrici sociali si prestano a essere “letti” per 15 minuti da chi vuole ascoltare la loro storia. Uno scambio potente che smonta stereotipi e costruisce empatia. Non manca l’arte di strada, con “Baggio Graffiti Day”: writer locali e internazionali dipingono i muri dei sottopassi con opere dedicate alla giustizia sociale, ai diritti e alla convivenza. Un museo a cielo aperto che nasce in un giorno, ma resta a lungo. E per chi vuole rilassarsi e riflettere, c’è “CinemAperto”, rassegna serale nei cortili con film scelti da una giuria di ragazzi del quartiere. Si guarda, si mangia insieme, si parla. Nel Municipio 7, Milano Civil Week diventa un coro di voci che dice: “Ci siamo, ci vogliamo conoscere, vogliamo costruire qualcosa insieme”. È il quartiere che si mette in ascolto, e in questo gesto si trasforma.
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MUNICIPIO 8 – Diritti, ambiente e partecipazione: i quartieri che non stanno fermi
Nel Municipio 8, Milano Civil Week è fatta di cortei pacifici, giardini condivisi, workshop per giovani attivisti e dibattiti sull’Europa. Tutto comincia con “Resistenza oggi”, incontro serale allo Spazio Culturale M8 che rilegge le forme contemporanee della resistenza: ambientale, femminista, digitale. Una riflessione collettiva che parte dalla memoria per parlare al presente. A QT8, il polmone verde del quartiere, prende vita “Cura del verde urbano”, un weekend intero di attività pratiche per famiglie e scuole: piantumazioni, sistemazione delle aiuole, laboratori con agronomi e momenti di educazione ecologica. L’ambiente non è solo tema: è azione condivisa. Non lontano, “Quartiere Futuro” è una mini-fiera dell’innovazione civica: stand, talk, giochi interattivi dove le associazioni presentano progetti su mobilità sostenibile, riuso, educazione digitale. Si parla anche di accessibilità, con dimostrazioni dal vivo e strumenti per migliorare la fruibilità degli spazi urbani. La scuola è protagonista con “Diritti in classe”, ciclo di incontri per studenti delle medie e superiori su Costituzione, parità di genere, legalità. I ragazzi non solo ascoltano: costruiscono podcast, interviste, video che poi vengono proiettati nei cortili scolastici. Nel cuore del Gallaratese, “Patti di comunità” riunisce abitanti, associazioni e amministratori per discutere e firmare accordi di collaborazione su spazi condivisi: giardini, sale condominiali, cortili. È una forma concreta di democrazia di prossimità. Spazio anche alla salute con “Benessere in piazza”, evento multiservizi con check-up gratuiti, consulenze psicologiche, info point su servizi territoriali. Tutto condito da musica live e cucina di strada preparata dalle famiglie del quartiere. A Trenno, la festa entra nel vivo con “OrtiAperti”, un’intera giornata tra orti sociali, mercatini a chilometro zero, laboratori di autocostruzione e racconti di orticultori urbani. Si piantano semi e si coltivano legami. Infine, per chi ama l’arte, “Visioni civiche” è un progetto che unisce fotografia, urbanistica e storytelling. Mostre, proiezioni, letture di portfolio in una serie di location non convenzionali: una lavanderia, un laboratorio di falegnameria, un vecchio tram dismesso. Nel Municipio 8, Milano Civil Week è un microcosmo di cittadinanza attiva: qui si sperimenta, si sbaglia, si corregge il tiro, ma non ci si ferma mai. Una Milano che agisce, anche nei suoi angoli più silenziosi.
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MUNICIPIO 9 – Verde, coesione e futuro: la città che cresce dal basso
Nel Municipio 9, Milano Civil Week è partecipazione che parte dal basso, dalle mani di chi abita, lavora, crea. Si comincia con “Cura del verde urbano”, nel Parco di Villa Litta, dove associazioni, famiglie, studenti e migranti lavorano insieme alla manutenzione degli spazi pubblici, tra piantumazioni, giochi ecologici e picnic collettivi. La dimensione comunitaria si rafforza con “Scuole aperte”, progetto che coinvolge plessi scolastici trasformati in spazi civici: si tengono corsi di italiano per stranieri, laboratori creativi, doposcuola solidali, attività sportive gratuite. L’idea è semplice: la scuola come bene comune, sempre accessibile. Nel cuore di Dergano, “Biblioteca in piazza” sposta la lettura all’aria aperta. Letture animate, bookcrossing, incontri con autori e autrici che abitano il quartiere. Si legge, si parla, si conosce. Intorno, un mercatino etico con artigianato locale e prodotti bio. A Niguarda, “Diritti in festa” trasforma il parco Nord in una cittadella dell’impegno: gazebo tematici, laboratori su legalità, diritti dei bambini, sportelli di consulenza per famiglie. C’è anche uno spazio dedicato alla salute mentale, con attività di gruppo e testimonianze di chi ha affrontato il disagio e ne è uscito grazie alla rete del territorio. Affori ospita “Cortili in scena”, una rassegna teatrale che trasforma gli spazi condominiali in luoghi di spettacolo. Attori e attrici raccontano storie di ordinaria resistenza quotidiana, tratte dai racconti degli abitanti. Ogni cortile un palcoscenico, ogni vicenda una lezione di convivenza. Bovisa, invece, punta sull’innovazione sociale. Con “Officine civiche”, ex capannoni industriali diventano sedi di laboratori su economia circolare, fabbricazione digitale, cittadinanza digitale. Qui le nuove tecnologie si mettono al servizio della solidarietà, dell’ambiente, della formazione. E poi ci sono i momenti di festa pura, come “Musica in quartiere” o “Cena in strada”, dove intere vie si chiudono al traffico per ospitare concerti, tavolate condivise e danze dal mondo. Un modo diretto, gioioso e potente per ribadire che lo spazio pubblico appartiene a chi lo vive. Nel Municipio 9, Milano Civil Week non è un evento isolato: è la restituzione pubblica di un lavoro continuo, quotidiano. Qui, ogni iniziativa parte da una domanda collettiva: “Cosa possiamo fare, insieme, per migliorare questo pezzo di città?”. E la risposta è sempre concreta.
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Una città che vive, davvero
“Vivere”, durante la Civil Week, significa scegliere di esserci, di agire, di condividere. Municipio per Municipio, Milano si è mostrata in tutta la sua energia civica, in tutta la sua bellezza sociale.
Il programma completo è su civilweek-vivere.it