Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
  •  Lombardia
  • Bergamo
  • Brescia
  • Como
  • Cremona
  • Lecco
  • Lodi
  • Mantova
  • Milano
  • Monza e Brianza
  • Pavia
  • Sondrio
  • Varese
CSV LombardiaCSV Lombardia
  • Chi siamo
    • Mission
    • Organi sociali
    • Staff
    • Rendicontazione
    • Contatti
    • Il nostro network
  • Per le organizzazioni
    • Cosa facciamo
    • Notizie
    • Bandi
    • Documentazione
    • Corsi
  • Per i cittadini
    • Fare volontariato
    • Volontariato nelle scuole, università e altri enti
    • Volontariato per le aziende
    • Giustizia di comunità
    • Servizio civile universale e Corpo europeo di solidarietà
    • Notizie
    • Valorizzazione delle competenze
  • Per il territorio
    • Cosa facciamo
  • Per approfondire
    • Cosa facciamo
    • Notizie
    • Eventi
    • Dati e ricerche
    • Pubblicazioni
    • Vdossier
  • NOVITÀ IVA 2026
  • Chi siamo
    • Mission
    • Organi sociali
    • Staff
    • Rendicontazione
    • Contatti
    • Il nostro network
  • Per le organizzazioni
    • Cosa facciamo
    • Notizie
    • Bandi
    • Documentazione
    • Corsi
  • Per i cittadini
    • Fare volontariato
    • Volontariato nelle scuole, università e altri enti
    • Volontariato per le aziende
    • Giustizia di comunità
    • Servizio civile universale e Corpo europeo di solidarietà
    • Notizie
    • Valorizzazione delle competenze
  • Per il territorio
    • Cosa facciamo
  • Per approfondire
    • Cosa facciamo
    • Notizie
    • Eventi
    • Dati e ricerche
    • Pubblicazioni
    • Vdossier
  • NOVITÀ IVA 2026
  •  Lombardia
  • Bergamo
  • Brescia
  • Como
  • Cremona
  • Lecco
  • Lodi
  • Mantova
  • Milano
  • Monza e Brianza
  • Pavia
  • Sondrio
  • Varese

Il deficit della compassione

CSV Milano2018-07-13T00:00:00+02:00
Pubblicato il
13/07/2018
Di CSV Milano
Facebook cinguettio E-mail WhatsApp
Print Friendly, PDF & Email

Lo psicologo Paul Piff studia il legame tra ricchezza e comportamento sociale e mostra come le disuguaglianze economiche plasmano e sono plasmate dalla mente.

di Elisabetta Bianchetti

Chi è più incline a mentire, imbrogliare e rubare: il povero o il ricco? Sarebbe più facile pensare che più sei ricco più è probabile che tu agisca in modo equo. Dopo tutto, se ne hai già abbastanza per te stesso, dovrebbe essere semplice per te pensare agli altri. Ma una ricerca suggerisce che è vero il contrario: mentre le persone salgono la scala sociale, i loro sentimenti compassionevoli verso gli altri diminuiscono.

Gli psicologi di Berkeley, Paul Piff e Dacher Keltner, hanno condotto diversi studi per verificare se la classe sociale, misurata da ricchezza, prestigio professionale e dall’istruzione, si preoccupa dei sentimenti degli altri.

Nella ricerca “Wealth and the Inflated Self: Class, Entitlement, and Narcissism”, pubblicata su The Journal of Personality and Social Psychology, lo psicologo Paul K. Piff dimostra che gli individui delle classi superiori tendono ad essere più narcisisti e si sentono più accettati rispetto ai loro coetanei meno abbienti. Gli studi stabiliscono un legame diretto tra classe sociale e aspetti profondi della personalità.
Questo lavoro ha dimostrato, per esempio, che le persone di classe sociale alta hanno maggiori probabilità di comportarsi in modo non etico e sono meno propense a donare ad associazioni non profit.

Questo deficit di compassione – l’incapacità di relazionarsi empaticamente ai bisogni degli altri – forse non è così sorprendente in una società che per decenni ha visto il divario esperienziale tra benestanti e i poveri, e anche classe media, allargarsi significativamente.

Paul Piff

Per capire se l’egoismo conduce alla ricchezza (piuttosto che viceversa), Piff ei suoi colleghi hanno condotto uno studio in cui hanno manipolato i sentimenti di classe delle persone. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di passare qualche minuto a confrontarsi con le persone che stavano meglio o peggio di loro dal punto di vista finanziario. «Più soldi hai, più alto è lo status, meno minaccioso è per te il mondo», spiega Piff. «Puoi pagare l’affitto o possedere una casa, il tuo lavoro è salvaguardato e il tuo quartiere è più sicuro». Avere tutte queste cose significa che si ha meno bisogno degli altri, il che alla fine porta ad avere la sensazione di non dovere niente a nessuno. Almeno, questa è la teoria. «Un pezzo mancante però era la prova del perché la ricchezza modella il senso di merito di una persona e la sua personalità di base» spiega.

Piff ha studiato questo legame tra ricchezza e auto-stima attraverso una serie di esperimenti su studenti universitari e adulti di diverse condizioni socioeconomiche. La scoperta che persone di alto livello socioeconomico sono più narcisistiche e affermate ha profonde implicazioni politiche. Può spiegare perché i ricchi sono economicamente conservatori, preferiscono aliquote fiscali più basse e sono favorevoli a una riduzione della spesa pubblica. Piff sostiene che questo comportamento è dovuto alla percezione che la ricchezza favorisce un senso di meritare questo status. L’effetto è tale che «le persone povere che sono costrette a sentirsi ricche diventano fiscalmente più conservatrici» in conformità con gli aumenti dei diritti. Allo stesso modo, le persone benestanti che si sentono povere hanno meno diritti e meno conservatorismo fiscale.

Un altro studio “Class and compassion: socioeconomic factors predict responses to suffering” pubblicato da Dacher Keltner e dai suoi colleghi, esamina come la classe sociale influenza i sentimenti di compassione verso le persone che soffrono. Per esempio, i meno abbienti sono quelli che si accorgono di più delle persone che hanno bisogno di aiuto o che pensano che «è importante prendersi cura dei vulnerabili».

Un’ulteriore ricerca “Social Class, Contextualism, and Empathic Accuracy” mostra come gli individui di classe superiore facciano maggior fatica a riconoscere le emozioni degli altri e siano meno propensi a prestare attenzione alle persone con cui interagiscono e si distraggono controllando i loro telefoni cellulari o scarabocchiando “Signs of socioeconomic status: a thin-slicing approach”.

Ma perché la ricchezza e lo status abbassano i nostri sentimenti di compassione per gli altri? Piff e i suoi colleghi sospettano che la risposta possa avere qualcosa a che fare con il fatto che ricchezza e abbondanza ci diano un senso di libertà e indipendenza dagli altri. Meno dobbiamo fare affidamento sugli altri, meno possiamo preoccuparci dei loro sentimenti. Questo ci porta ad essere più auto-focalizzati.

Un’altra ragione ha a che fare con il nostro atteggiamento nei confronti dell’avidità, infatti le persone di classe superiore potrebbero essere più propense ad accettare l’idea che “l’avidità è buona”. E le ricerche confermano proprio che le persone più sono ricche più sono propense a concordare con l’affermazione che l’avidità è giustificata, benefica e moralmente difendibile.

#TAG: Coesione sociale  

NOTIZIE CORRELATE

FƏST a Casalpusterlengo

FƏST Fuori STazione nasce nel 2024 nei quartieri dietro alla stazione di Lodi e nel 2025 arriva anche a...

12 Giugno 2025 Di CSV Lombardia SudAssociazioni, Cittadinanza attiva, Coesione sociale, eventi, Feste, Giovani, Lodi
“Signornò!”, voci contro la guerra allo Spazio Gloria di Como

Giovedì 5 giugno alle 21, allo Spazio Gloria in via Varesina 72 a Como, Arci Como, Donne in nero...

4 Giugno 2025 Di CSV Insubria COCoesione sociale, Como, Comunita e territorio, Emergenza Ucraina, eventi
referendum 8 e 9 giugno 2025
Referendum 8-9 giugno 2025: il tuo voto conta

I prossimi 8 e 9 giugno gli italiani sono chiamati a esprimere il loro parere – mediante referendum –...

3 Giugno 2025 Di CSV Insubria COBeni comuni, Cittadinanza attiva, Coesione sociale, Como, CSV - Si parla di noi, Varese
  • NEWSLETTER
  • MYCSV
  • CORSI
  • BANDI
  • EVENTI
  • C’È BISOGNO DI TE
  • APPROFONDIMENTI
external

       


Fare un reclamo a CSV Milano

Associazione Ciessevi Milano - ETS
Piazza Castello 3 - Milano
C.F. 97204450155 - P. IVA 12519550151
Iscrizione al RUNTS n. 32061
tel. 02 45475850
info.milano@csvlombardia.it
Fare un reclamo a CSV Milano

     

Copyright 2019
All Rights Reserved
-
Privacy policy
Cookie policy
Credits
Questo sito utilizza cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.OkLeggi di più