L’ONU accende i riflettori sull’impegno che cambia le comunità
Ogni 5 dicembre, nel grande mosaico delle ricorrenze internazionali, ce n’è una che parla di persone prima ancora che di programmi: la Giornata Internazionale del Volontariato. Una data che le Nazioni Unite hanno istituito nel 1985 e che, anno dopo anno, è diventata un punto di riferimento globale per riconoscere il valore di chi mette tempo, energie e competenze al servizio degli altri.
Un messaggio semplice, ma radicale: “Every Contribution Matters”
Per l’edizione 2025, l’UN Volunteers — il programma ONU che coordina e promuove il volontariato a livello mondiale — ha scelto un messaggio diretto, quasi confidenziale: “Every Contribution Matters”, cioè “Ogni contributo conta”.
Non è uno slogan, ma un invito a osservare il mondo con occhi diversi. Dietro le grandi agende globali, i piani per la sostenibilità e gli obiettivi del 2030, ci sono sempre persone. E la giornata del 5 dicembre serve soprattutto a ricordarlo.
Quest’anno, la celebrazione si intreccia anche con un passaggio simbolico importante: il lancio dell’International Year of Volunteers for Sustainable Development 2026 (IVY 2026), un anno interamente dedicato a riconoscere e promuovere il ruolo del volontariato nella costruzione di società più giuste, inclusive e resilienti.
L’impronta ONU: numeri, volti, storie
Se c’è un “laboratorio” mondiale del volontariato, quello è l’UNV. Ogni anno migliaia di volontarie e volontari ONU vengono mobilitati in missioni che spaziano dalla costruzione della pace al sostegno umanitario, dalla protezione dell’ambiente alle emergenze globali.
Le loro storie — raccolte e condivise proprio in occasione del 5 dicembre — diventano un affresco di resilienza e coraggio: giovani che portano alfabetizzazione digitale nelle comunità rurali, ingegnere che lavorano su progetti energetici sostenibili nei villaggi remoti, operatori sociali impegnati nelle crisi più severe del pianeta.
È questo intreccio di competenze e umanità che l’ONU vuole portare al centro del discorso pubblico.
Una giornata per farsi vedere… e per vedere meglio il mondo
La Giornata Internazionale del Volontariato non è concepita come un appuntamento celebrativo fine a sé stesso, ma come uno spazio di consapevolezza: un momento in cui ONU, governi, istituzioni, ONG e comunità locali sono invitati a fermarsi, condividere esperienze e riflettere sul contributo dei volontari ai grandi obiettivi globali.
Il 5 dicembre vengono pubblicati rapporti, iniziative, testimonianze, video e campagne social coordinate a livello internazionale: un mosaico di storie che invitano a guardare il volontariato come una risorsa strategica, non accessoria.
Verso il 2026: un anno dedicato alla forza dei volontari
L’orizzonte dell’International Year of Volunteers for Sustainable Development darà nuovo respiro a questo movimento globale. La visione dell’ONU è chiara: senza il contributo dei volontari, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile semplicemente non sono raggiungibili.
E allora il 5 dicembre non è soltanto una ricorrenza. È un passaggio di consegne: dal racconto del presente alla costruzione del futuro.
Un futuro in cui il volontariato non è un gesto marginale, ma una chiave per leggere il mondo — e, soprattutto, per cambiarlo.

