Una governance sostenibile si costruisce con la comunicazione. Parola di Rossella Sobrero
C’è un filo rosso che lega comunicazione e governance. Un legame che, se ben intessuto, può trasformare l’identità di un’organizzazione in motore di fiducia, trasparenza e sostenibilità. A parlarne, in una video-intervista per CSV Milano, è Rossella Sobrero, una delle voci più autorevoli nel panorama della comunicazione sociale e della responsabilità d’impresa in Italia. Il contributo si inserisce nel percorso di riflessione che CSV Milano ha promosso sulla propria governance, con l’obiettivo di renderla sempre più partecipata, consapevole e radicata nei valori del Terzo Settore. E chi meglio di Sobrero per illuminare il ruolo strategico della comunicazione in questo processo? «La governance è il cuore pulsante di un’organizzazione sostenibile – afferma Sobrero con chiarezza – . Non è solo una questione di regole o organigrammi. È un approccio culturale che si riflette nelle scelte quotidiane, nella capacità di ascolto, nel modo in cui un’organizzazione si relaziona con i suoi stakeholder». La comunicazione, in questo contesto, non è un’attività accessoria, ma uno strumento essenziale: «Non si può comunicare ciò che non si è», avverte. La coerenza tra ciò che un’organizzazione fa e ciò che racconta è oggi più che mai un indicatore di affidabilità. Una governance che vuole essere credibile non può prescindere da una narrazione trasparente, continua, autentica.
Nel suo racconto, Sobrero sottolinea come la comunicazione interna sia la prima sfida. Una governance efficace nasce da dentro: dal modo in cui i team si parlano, condividono obiettivi, costruiscono senso comune: «Serve un linguaggio che includa e coinvolga», dice, ribadendo l’importanza di far sentire tutte le voci, anche quelle meno abituate a emergere. Ma c’è anche un altro aspetto centrale: la comunicazione della visione. Una buona governance sa dove vuole andare, ma soprattutto sa spiegarlo. Sa motivare, ispirare, far partecipare. E questo vale ancor di più nel Terzo Settore, dove il legame con la comunità è parte integrante della missione.
Le parole di Rossella Sobrero sono un invito – gentile ma deciso – a superare il rischio dell’autoreferenzialità e a mettere al centro relazioni autentiche, responsabilità e capacità di rendere conto: «La sostenibilità non è un traguardo, ma un percorso – ricorda – e ogni organizzazione può contribuire a disegnarlo, partendo dal proprio modo di essere e di raccontarsi».
L’intervista è disponibile sul canale YouTube di CSV Milano e rappresenta una tappa importante in un percorso più ampio, che intende trasformare la governance da struttura a cultura. Perché, come ci ricorda Sobrero, comunicare bene non significa solo farsi capire, ma costruire fiducia. E senza fiducia, nessuna governance può dirsi davvero sostenibile.
Guarda l’intervista completa a Rossella Sobrero

