Dialoghi digitali – giovani volontari nell’infosfera
Cosa ci suggeriscono alcune esperienze dal basso tra giornalismo slow, webdoc, podcast e sperimentazioni fuori dai circuiti tradizionali per raccontare territori, cultura e sociale? Può il non profit essere un terreno dove sperimentare innovazione?
Si parte da questi interrogativi l’11 novembre prossimo nell’incontro “dialoghi digitali: giovani volontari nell’infosfera” (ore 14 – 16 salone Estense Comune di Varese; iscrizione in piattaforma Sigef per i giornalisti; iscrizione a questo link per chi fosse interessato: Dialoghi digitali – giovani volontari nell’infosfera Glocal 2021 CSV Insubria (office.com); obbligo di green pass).
L’appuntamento in calendario per Glocal 2021 è promosso da Csv Insubria e sarà un affondo a partire dalla concretezza di una web radio e di un laboratorio di partecipazione e giornalismo slow. In entrambi i casi al centro ci sono almeno tre focus che si proverà a mettere a fattor comune.
La tecnologia che, nella produzione di contenuti giornalistici, ha sempre più un ruolo di coprotagonista suggerendo un futuro fatto di professionalità che si integrano e completano nelle redazioni. Il community engagement: un argomento che, nel mondo dei giornali e delle redazioni tiene banco da quasi un decennio, ma che ad oggi – se non in pochi casi – non ha veramente fatto un salto dalla dimensione dei social a quella della comunità reale. Ed infine c’è il tema di come “far passare i contenuti” che mette sul tavolo la questione di un pubblico di lettori/ascoltatori sempre più distratto e difficile da catturare.
Le esperienze dal basso sembrano aver trovato una loro risposta nelle loro sperimentazioni e sembrano offrire un modello sul quale riflettere. Le scelte su tecnologie, interazione con la comunità e forme di racconto hanno permesso di sviluppare prodotti editoriali che – pur facendo in alcuni casi grandi numeri – non si misurano con il mercato, ma restano confinati al Terzo settore. E qui si apre il secondo interrogativo che ha a che fare con la contaminazione tra profit e non profit: esistono precedenti che ci dicono che il mondo del non profit è per sua natura un mondo di sperimentazione e innovazione: basti pensare al fatto che per volontariato e associazionismo il pane quotidiano è fatto dall’ inventare risposte per rispondere a bisogni.